Pontile di Ostia la Storia

Il Pontile di Ostia è il simbolo del quartiere marino romano. Chi viene da Roma prendendo la via del Mare, se lo trova dritto per dritto, proseguendo per via Capitan Consalvo prima e per via della Marina dopo.

Inaugurato il 27 ottobre del 1940 proprio di fronte alla Piazza dei Ravennati, il Pontile della Vittoria, allora Pontile del Littorio, ha da sempre avuto un’esistenza travagliata.

Il 27 ottobre del 1940, Benito Mussolini inaugurava il Pontile di Ostia, chiamato del Littorio. L’accesso al pontile era costituito da una grande terrazza semicircolare, costituita da marciapiedi, aiuole e sedili. Nella pavimentazione il travertino si alternava a strisce di pietra di Bagnoregio, mentre al centro era disegnata una rosa dei venti. La balaustra era in travertino, dalle linee sobrie e moderne.

Il pontile vero e proprio, lungo 125 metri, terminava con una terrazza circolare di 10 metri di raggio, sul pavimento una grande meridiana realizzata con marmi di diversi colori.

Simbolo per antonomasia del litorale ostiense, nel dicembre del 1943, ad appena tre anni dalla sua inaugurazione, fu raso al suolo dalle truppe tedesche che avevano occupato la zona, nel tentativo d’impedire lo sbarco degli anglo-americani per la liberazione della capitale. Rimasero in piedi appena due tronconi in mare e l’emiciclo del pontile, che fu totalmente ristrutturato solo nei primi anni ’50.

Stessa sorte subì lo stabilimento balneare ROMA che si trovava verso sud a circa 200 metri dal pontile.Lo Stabilimento Balneare Roma venne inaugurato nel 1924 in coincidenza con l’apertura della linea ferroviaria Roma-Ostia.

 

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La Rotonda di Ostia, uno dei due edifici dello Stabilimento, venne progettata dall’architetto Giovan Battista Milani (uno fra i primi docenti della Scuola Superiore di Architettura di Roma) ed era la più grande d’Italia ( tra le altre rotonde quella di Mondello (Palermo) in stile Liberty e di Senigallia in stile razionalista realizzata nel 1910). Era collegata alla spiaggia con un lungo pontile (64 m di lunghezza e 6 m di larghezza) e aveva due livelli: al primo nella sala rotonda centrale era collocato il ristorante in stile Art Déco con elementi in stile Liberty, intorno altre sale più piccole, al secondo livello c’era il salone per le feste.

Per la realizzazione della Rotonda venne impiegata una struttura in cemento armato e i muri in laterizi forati, la cupola venne realizzata con una struttura in ferro rivestita in legno all’interno e in rame all’esterno. Purtroppo, nel dicembre del 1943, lo Stabilimento , la Rotonda, e la Stazione ferroviaria vennero fatti esplodere dai Tedeschi.

 

Negli anni ’60 un gruppo di ragazzi di Ostia scoprì sotto la parte a terra della struttura del Pontile, interrata nel bagnasciuga, una Santa Barbara tedesca perfettamente conservata. Per permettere la bonifica del deposito l’intera area del pontile rimase chiusa al pubblico per vari mesi. Seguirono poi, negli anni, svariati altri periodi di chiusura per lo più dovuti ai continui danneggiamenti causati al pontile dalle mareggiate.

Una volta constatata l’incapacità a risolvere una tale situazione, il Comune di Roma optò per una soluzione drastica e nel 1980 decise di demolire completamente la struttura. Fortissima fu però l’opposizione verso questo intervento da parte di privati, associazioni sindacali, organi di stampa e vari esponenti del mondo politico. Accantonata quindi l’idea di demolire, si procedette ad una totale rimessa a nuovo della struttura, inaugurata con tutti gli onori due anni dopo, alla presenza del sindaco di Roma e delle varie autorità locali. Il pontile si protende ora verso il mare con i suoi 150 metri di lunghezza, allargandosi nella parte terminale a formare una piazzola, dove fa bella mostra di se una caratteristica rosa dei venti.
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condi

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